In uscita il doppio long-playing del progetto LPN.
Per uno come me, cresciuto ascoltando all'inizio i Long-Playing della collezione di famiglia, è stata un'emozione quando mi hanno comunicato che sarebbe stato pubblicato un doppio LP dell'ultimo lavoro registrato con La Porta Nuova di William Jones.
Anche perchè penso sia il primo lavoro che registro che finisce su questo tipo di supporto, anche per semplice questione anagrafica...
Un oggetto iconico nell'ambito musicale, simbolo anche di un'epoca in cui la musica non era solo un "sottofondo", ma un'arte da ascoltare e non solo. Anche da guardare.
Gli album spesso contenevano i testi oltre a molte informazioni riguardanti il lavoro che si stava ascoltando: etichetta, musicisti, tecnici, autori, arrangiatori, messaggi… Si, a volte vi era anche la dedica dell'artista oppure messaggi criptici, che rendevano tutto così magico. Ma non solo: anno dell'uscita, copyright, ecc… E li guardavi e li riguardavi. Ascoltandoli.
Inoltre ti insegnavano ad avere pazienza, tutto era più lento. Andava "assaporato". Non potevi andare avanti velocemente o tornare indietro con “un click”, anche quando le “piastre” divennero più evolute… Avevano i loro tempi. Dovevi essere delicato con le “puntine”, quasi ad insegnarti il rispetto che ci vuole verso questa Arte splendida che è la Musica.
Bene. Se si pensa che io la vivessi così, forse, si può immaginare cosa significhi venire a sapere che un lavoro in cui hai preso parte sarà “impresso” su un vinile…
Anche in questo album vi saranno molte informazioni che la produzione ha voluto pubblicare, nel pieno rispetto di tutti coloro che hanno preso parte al lavoro svolto nei diversi mesi di registrazione, mix e mastering tra Italia e Inghilterra.
Mesi in cui importanti personaggi e luoghi mitici hanno avuto un ruolo nel completamento del lavoro iniziato quasi un anno fa, come ad esempio Geoff Pesche presso gli Abbey Road Studios o Dave Blackman dell'Hiltongrove Mastering, oppure la Senior Choir Director “Becky” Thomas del London Community Gospel Choir per l'arrangiamento del coro nel singolo principale, nel quale spicca la splendida voce della solista Annette Bowen. I vari ingegneri del suono, a partire da Alessandro Ciola che ha seguito il progetto nella sua interezza, sia presso Imagina Productions che nelle sessioni in Inghilterra presso gli MVLS Music a Londra.
E chiaramente i musicisti, oltre al sottoscritto - Alex Bonacci - alla batteria: Ivano Gruarin alle chitarre, Francesco Vecchia al basso, il quartetto d'archi diretto da Paolo Giolo, Paolo Gambino alle tastiere e Alessandra Turri come backing vocals.
Una piccola parentesi, dato che mi riempie di orgoglio: molti dei turnisti da me suggeriti quando sono stato contattato a suo tempo per la realizzazione del progetto di William Jones, sono anche collaboratori presso il centro di formazione che dirigo, dimostrando ancora una volta la loro grande professionalità.
Di seguito i nomi degli artisti che hanno preso parte e alcuni scatti della bella esperienza.
Più in basso, in attesa dell'arrivo degli Lp previsto per la primavera, potete ascoltare il singolo già disponibile sui principali store digitali.
Written by William Jones
All titles published by Summerhouse Music Ltd
Produced, engineered and mixed by Alessandro Ciola at Imagina Studios
Mastered by Dave Blackman at Hiltongrove Mastering
Cut by Geoff Pesche at Abbey Road Studios
Designed by Blue Serif
The song Glorious Day features London Community Gospel Choir
Recorded at MVLS Music, London, 30 June 2023
Engineered by Leonn Meade
Choral arrangement by Rebecca ‘Becky’ Thomas (LCGC Senior Choir Director)
Solo voice: Annette Bowen
Turin-based string quartet led by Paolo Giolo